Pagine

domenica 30 marzo 2008

Giramenti

Mai girato in tondo con la voglia di fare qualcosa di diverso da quello che stai facendo? Ma non sai che fare, e ci pensi e ci rimugini così a lungo che alla fine ti ritrovi ore dopo che ancora giri? E gira, gira, gira...

Sogno di una notte francescana


Entro dentro un convento francescano e osservo arte fatta con chiodi, spaghi, smalto, tele. E mi chiedo se il mondo è impazzito o lo sono io. Forse tutti e due. Giro nel chiostro, osservo il pozzo centrale e torno indietro nel tempo, dove monaci contemplano sereni i misteri della spiritualità. Qualcuno di loro avrà avuto una visione del futuro, dove visitatori girano con i telefonini bevendo prosecco? Chissà.
Esco nel cortile interno e mi affaccio al panorama. Il tramonto colora di rosso nuvole placide che troneggiano sulle luci tremolanti di una cittadina dei castelli romani. Due uccelli attraversano il cielo stagliando le loro sagome contro l'orizzonte. Il mondo visto dall'alto è più bello. Scompare il traffico, il caos umano e le sue frenesie. Rimane il paesaggio e la sua poesia.

sabato 29 marzo 2008

Il Sole nell'anima

Correnti nello Spazio. Raggi cosmici che percorrono il cosmo in cerca di intelligenze da illuminare.
Vi prego, arrivate anche sul pianeta Terra.
È un piccolo pianeta verde-azzurro (ultimamente più sul grigio) che ha bisogno di aiuto.
Comunque oggi c'è il Sole e non è poi tanto male. Si riesce quasi a vedere il verde infinito di alcuni parchi. Basta sbirciare tra un palazzo e l'altro. Una bella corsa sui prati, quant'è che non ne fate una? Io troppo. Basta, esco e mi godo l'aria. Sto brevettando un nuovo filtro per tenere lontano lo smog e le stronzate. Certo rischio di autofiltrarmi, però è un passo necessario. Fine del delirio mattutino, al prossimo.

venerdì 28 marzo 2008

Riflessioni di un giovedì sera

Metti una sera in una birreria con musica dal vivo, con un gruppo un po' triste che fa cover di De Gregori. Aggiungi due weiss che vanno giù come l'acqua e mischiale con il genio di Allevi che ti rintrona i neuroni. Un pizzico di bronzi di Riace in miniatura con i piselli piccoli piccoli (perché tutte le raffigurazioni classiche hanno il pisello piccolo? È chiaro, noi maschietti abbiamo il famoso complesso... vuoi che l'autore si ritrovi a essere geloso della sua creazione?). Tutto ciò ti porta alle riflessioni di un giovedì sera, con pochi conoscenti che chiamare amici forse per ora è troppo, ma poi chissà.
E si va alla ricerca della felicità, che forse quel cantante triste sul palco ha trovato, nonostante a qualcuno (a me) sembri forse un po' ridicolo. Ma lui sembra che la sua felicità l'abbia trovata. E io?
Still searching...